Pochi lavori sono infatti così soddisfacenti come quello di riportare a nuova vita un palazzo storico, una ricchezza artistica, archeologica o architettonica. Quando si realizza un Restauro Edifici Storici non si tratta soltanto di garantire la conservazione di un’opera ma anche di valorizzarla e di consentirne il riuso.
Ciò vuol dire farle vivere un nuovo splendore, renderla parte attiva della comunità, ritrasformarla in un luogo vivo, pulsante di energia.
Le sfide del Restauro Edifici Storici
La Ristrutturazione Edifici Storici è sicuramente un’impresa tutt’altro che semplice ma resta in ogni caso una sfida stimolante ed appagante.
Ci si trova difatti davanti ad un vero rompicapo: come coniugare i bisogni, le comodità, le idee di oggi con quelli di ieri? Come rendere una casa del passato, magari anche priva di impianto elettrico e di riscaldamento, fruibile al giorno d’oggi? E come fare a tutelarne il valore storico-artistico durante il processo?
I problemi sono molteplici e gli aspetti a cui pensare sono infiniti. Ogni passo deve essere valutato nel dettaglio dato che dovrà ottenere l’approvazione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della tua provincia.
Durante il Restauro Edifici Storici il rischio di una mancata autorizzazione è infatti sempre molto alto, per non parlare dell’allungamento dei tempi dei lavori dovuto a più o meno numerose prescrizioni indicate dalla Soprintendenza.
Il segreto è allora cercare di pensare fuori dagli schemi e di declinare in modo personalizzato ed originale le modalità di ristrutturazione e costruzione utilizzate negli edifici moderni. Facile a dirsi ma non sempre a farsi quando anche solo la collocazione di un lavandino deve essere subordinata a valutazioni su valutazioni!
Nuove strategie di Restauro Edifici Storici
La chiave di un ottimo Restauro Edifici Storici sta allora nella ricerca e nell’applicazione di nuove strategie costruttive. Sembra un paradosso ma è la pura verità: per salvare il passato bisogna ricorrere al futuro. Si deve cambiare il modo di pensare e mantenere uno sguardo curioso ed attento su tutte le novità che possono facilitare la vita del proprio progetto.
Un esempio? Fluxus, il brevetto di Italia Smart Building che ridefinisce le modalità di realizzazione dell’impiantistica.
L’idea dirompente su cui si basa Fluxus è infatti quella di scorporare l’impiantistica elettrica, idraulica, termica, elettronica, di aspirazione e ventilazione da murature e solai e di inserirla all’interno di un vano in alluminio ed acciaio alloggiato appena al di sotto del pavimento e collocato lungo il perimetro interno dei diversi vani.
Non si devono quindi realizzare cassette murate o nicchie che contengano i collettori idraulici (non più presenti) né sono necessarie ingenti rotture murarie per la collocazione di cavi elettrici o tubazioni, rendendo quindi molto più semplice e meno impattante l’intervento di Restauro Edifici Storici (per la felicità della Soprintendenza).
Grazie alla sua particolare disposizione Fluxus rende inoltre estremamente più agevole anche il posizionamento di sistemi di riscaldamento e raffrescamento permettendo di non aumentare lo spessore dei solai. Nessun problema quindi di riduzione dell’altezza interna dei locali, né di presenza di dislivelli in corrispondenza delle porte. Realizzare un intervento di Restauro Edifici Storici non sarà allora mai stato così semplice!
Fluxus fornisce poi anche dei benefit aggiuntivi. Gli impianti installati con questo sistema brevettato risultano infatti estremamente modulabili e facilmente ispezionabili. Sarà quindi possibile rivedere la collocazione di prese elettriche e rubinetti, aggiungendoli o spostandoli in modo agevole e poco oneroso.
Nel caso invece di presenza di perdite o danneggiamenti si potrà poi intervenire rapidamente senza dover rompere i pavimenti alla ricerca del guasto.