Vestone, ultimi mesi del 2013: il signor Roberto Turri, presidente dell’associazione volontari del 118 di Vestone, si trova di fronte ad un ostacolo che sembra insormontabile.
Il Comune gli ha appena consegnato l’immobile che dovrebbe diventare la nuova centrale operativa del 118.
C’è un problema: l’edificio è terminato solo al rustico. Ci sono pareti, soffitti, pavimenti e nient’altro. Nessun impianto elettrico, nessun impianto idraulico, nessuna finitura: una scatola vuota.
La centrale operativa del 118 però deve essere completata in ogni aspetto per poter essere funzionante e garantire il proprio servizio alla comunità
I soldi per terminare i lavori ci sono: sono ottenibili grazie ad alcuni finanziamenti esterni che però hanno una data di scadenza, che richiede di chiudere il cantiere in tempi più che ristretti. Così ristretti che il presidente dell’associazione si trova di fronte a un bivio: fare i lavori in fretta e furia, rischiando di dimenticare o sbagliare qualcosa ma riuscendo ad ottenere i soldi che servono per pagarli, oppure fare le cose con calma e a regola d’arte, ma perdendo il denaro necessario per portarli a termine?
È una lotta tra qualità e finanziamenti.
Purtroppo, non si può avere tutto e bisogna scendere a compromessi. O forse no? C’è forse un modo per poter avere impianti funzionali e ben fatti realizzati in tempi brevi?
Sì, questo modo esiste e si chiama Fluxus.
È così che Italia Smart Building interviene nella realizzazione della centrale operativa. Grazie al brevetto Fluxus i lavori procedono in tutta facilità: basta avere un progetto di massima per consentire la prosecuzione delle lavorazioni relative a tutti gli impianti.
L’alloggiamento in alluminio e acciaio di Fluxus viene collocato nel perimetro interno dei diversi vani dell’edificio, al di sotto del pavimento. In questa struttura vengono poi inserite le diverse componenti dei differenti impianti (le tubazioni di mandata e ritorno dell’impianto idraulico di riscaldamento, quelle dell’acqua sanitaria calda e fredda, il condotto dell’aspirazione centralizzata ed i cavi elettrici, elettronici e multimediali) permettendo di raggiungere ogni angolo dell’edificio senza dover rompere i muri appena costruiti.
In poco tempo si riesce quindi a dotare la centrale operativa di impianti funzionali realizzati a regola d’arte senza dover rinunciare a nessun finanziamento. La velocità di progettazione e posa non sono i soli punti forti di Fluxus! Questo nuovo sistema brevettato, infatti, è completamente ispezionabile ed implementabile. In poche parole, è possibile correggere qualsiasi errore o dimenticanza che potrebbe verificarsi quando, come in questo caso, il tempo è stato poco e le decisioni da prendere sono state tante.
I volontari possono dormire sogni tranquilli: se vivendo giorno dopo giorno la sede scopriranno che, per esempio, una presa o un lavandino non sono al posto giusto (o addirittura mancano) potranno apportare le modifiche necessarie abbattendo i costi.
Nessuna paura anche per eventuali guasti o rotture: grazie alla facilità di accesso, che non necessita di rotture dei pavimenti e muri, sarà possibile aggiustare qualsiasi guasto senza dover interrompere l’operatività dell’associazione.
Insomma: per una volta la fretta non è stata una cattiva consigliera, anzi, ha permesso di individuare un nuovo modo di fare cantiere che renderà molto più funzionale e semplice la lunga vita della nuova centrale operativa del 118.
Ogni eventuale esigenza di implementazione futura viene soddisfatta dalla flessibilità di Fluxus che, abbattendo i costi ed evitando spaccature di muri e pavimenti, consente di aggiungere nuovi punti di presa e sanitari e di rivedere la destinazione dei locali e la disposizione dell’arredo.
Chi lo ha detto che non si può avere tutto? Con Fluxus ottieni molto di più!