Tutto molto bello, elettrizzante ed appagante, o forse no?
La Progettazione edile è un processo difficoltoso, costellato di ostacoli e ricco di costrizioni. Il professionista non deve solo cercare di tradurre in concreto la sua intuizione creativa ma deve anche saper accontentare in modo efficace le richieste, a volte contrapposte, di committenti, enti pubblici e soprintendenza. Tutto questo realizzando al contempo un Progetto architettonico che sappia resistere alla prova del tempo, che sappia adattarsi ad un mondo in rapida evoluzione restando sempre funzionale ed efficace.
Data la complessità della fase di Progettazione edile, da tempo si è cercato in ogni modo di semplificarne i processi per massimizzarne l’efficienza e facilitare il lavoro dei professionisti del settore. Qualche passo avanti è stato fatto ma purtroppo solo per quanto riguarda la componente di presentazione dell’idea e non per quanto concerne la sua realizzazione.
Un Progetto edile viene ora disegnato con AutoCAD, stampato agevolmente con un plotter, reso come in fotografia da un render e persino “visitabile” grazie a qualche software 3D. Quando però si tratta di traslare il tutto dal foglio, o meglio dal file, al cantiere si torna indietro di cinquantanni: nessuna innovazione, nessuna evoluzione. Una volta impostato, il Progetto edile non può più tornare indietro: zero flessibilità, nessuna possibilità di aggiornamento o miglioria.
Qualche esempio? La disposizione delle stanze e quindi degli impianti. Guai a pensare di spostare la collocazione di un rubinetto, ad immaginare di aggiungere un lavandino o di modificare il posizionamento od il numero di prese e connettori di ADSL e fibra.
Ad un occhio inesperto possono sembrare piccoli dettagli ma sono proprio questi dettagli quelli che rendono un edificio veramente efficace per le persone che lo vivono. Ciascun aspetto dovrebbe infatti poter essere declinato in modo da incontrare al meglio le esigenze di ogni singolo cliente, esigenze spesso in evoluzione man mano che aumenta il tempo passato nell’immobile.
Una camera da letto può trasformarsi in ufficio oppure in una cucina abitabile, le esigenze di domotica possono richiedere prese aggiuntive, rivoluzioni nella disposizione dell’arredamento possono necessitare di rivedere la collocazione degli attacchi e dei lavandini.
Tutto ciò ora come ora non è possibile se non tramite interventi lunghi ed onerosi in cui si deve letteralmente sventrare le pareti ed i pavimenti per ottenere il risultato sperato. E questo è necessario già a partire della fase di cantiere! Apportare modifiche ed adattamenti alla Progettazione edile di ora è un’impresa faraonica.
Finalmente è arrivato sul mercato un sistema che potrà rendere la Progettazione edile non solo bella da vedere ma anche estremamente semplice e veloce da personalizzare.
Grazie a Fluxus, il brevetto Made in Italy di Italia Smart Building, la realizzazione degli impianti diventa più efficace e funzionale. Alla base di Fluxus c’è l’idea di scorporare dai solai e dalle murature dell’edificio tutta l’impiantistica elettrica, idraulica, termica, elettronica, di aspirazione e ventilazione. Queste componenti vengono inserite in un alloggiamento di acciaio ed alluminio, disposto appena al di sotto del pavimento, che corre lungo il perimetro interno dei diversi vani e che risulta facilmente ispezionabile in qualsiasi momento.
In questo modo ogni impianto risulta facilmente modificabile ed implementabile secondo i desideri e le esigenze di ogni cliente. Si potrà allora in tutta semplicità ed economicità spostare od aggiungere una presa od un rubinetto, rivedere la disposizione dell’arredamento o persino cambiare la destinazione d’uso di una stanza.
La Progettazione edile diventa più agevole e maggiormente in grado di resistere alla prova del tempo.